Girando qua e là sulla rete sono incappato in questa discussione
Spinto dal “chiaro esempio su come utilizzare la rete per attivare la partecipazione dei cittadini” sono andato al link specificato
Il problema è il solito di organizzare un movimento territoriale con un centro e una suddivisione in quartieri esattamente come abbiamo visto a Madrid . Interessante è la funzionalità della proposta. 5 immagini in testata, con grafica che attira a scoprire un uso funzionale direi quasi geniale nella sua semplicità. Sono immagini Facebook (lo so che non potrebbero essere altrimenti) con attaccato quella giusta quantità di testo che gli permette, facendole portare in giro dai suoi fan, di comunicare il progetto dando una possibilità di tornare come di raggiungere gli altri rami del progetto stesso.
Sulla spalla sinistra nelle pagine preferite le pagine dei quartieri in cui è divisa la città e nelle pagine dei quartieri il link alla pagina della città.
La semplicità è tutto.
La scelta di chiamare le pagine, premettendo il luogo al nome del movimento, tra l’altro non espresso in modo canonico, sembra essere dettata dall’idea di favorire la ricerca da parte di cittadini indipendentemente dalla loro fede. Una scelta importante che andrà declinata per quelle zone d’Italia che hanno i nomi delle zone generici come Roma (Municipi) e Milano (Zone)….
E’ uno stimolo costruttivo per chi ha voglia di pensare una rete nazionale o una rete tra reti?
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