Primarie Partito Democratico

Primarie Partito Democratico

Ecco il regolamento delle primarie del Partito Democratico. Mi sembra una buona sintesi quanto dice il titolo di Repubblica Primarie liste Pd, si vota il 29 o 30 dicembre. A Bersani riservato il 10%, ok a dieci deroghe ma oltre all’elettorato attivo, che sceglie in modo autonomo, è interessante la scelta dell’elettore passivo che copio dall’articolo: Oltre al 10 per cento di candidati, Bersani sceglierà anche i capilista. Chi non è parlamentare uscente, per partecipare alle primarie dovrà raccogliere, a quanto si apprende, firme pari al 5 per cento degli iscritti su base provinciale o essere scelta nella rosa a disposizione delle direzioni provinciali riservata a personalità della società civile. Per ‘tutelare’ la parità di genere, è prevista la doppia preferenza uomo/donna con l’obbligo di garantire almeno il 33 per cento della presenza femminile nelle liste. Non potranno candidarsi, invece, salvo deroga concessa dal partito, gli europarlamentari, i sindaci di città superiori a 5mila abitanti, assessori e consiglieri regionali.

Mi sembra un buon bilanciamento tra esigenze interne, un po di opacità data da queste quote delle direzioni provinciali riservate a non ben identificate personalità della società civile e il principio democratico di autocandidature. Queste ultime devono essere confermate dalla base degli inscritti. Se da un lato il tempo che queste hanno a disposizione mi sembra veramente limitato dall’altro non credo proprio che sia imputabile al Partito Democratico.

Queste considerazioni mi portano a dire che bisogna aggiornare, cambiando il No in Si, la colonna “Gli Attivi Possono Candidarsi” per i Candidati Nazionali CSX della tabella di comparazione tra le primarie che avevo fatto nei giorni scorsi e come potete intuire sono solo felice della miglioria che viene apportata.

Comunque per ricordare che il metodo è sostanza qualche polemica questa modalità l’ha provocata. Io ho voluto sottolineare l’aspetto positivo ma altri, quelli toccati sul vivo, hanno chiaramente parlato degli aspetti negativi della scelta. Da osservatore totalmente estraneo ai fatti dovevo solo registrare l’evento anche se due domandine voglio farle lo stesso: come fa un autocandidato a sapere a chi può domandare il voto per presentarsi, il famoso 5%, e dove noi elettori potramo conoscere questi candidati per poter fare una scelta consapevole?

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