Sam porta gli occhiali e sfreccia fra i villaggi con il suo tuk tuk fino al treno di bambù. Ci dice di goderci la corsa, perché potrebbe essere l’ultima. Mentre lo spiega il suo volto fa una smorfia di dolore: per lui, come per molti altri cambogiani della provincia di Battambang, quello strano mezzo fra i più famosi al mondo non è soltanto un buffo e inusuale trenino per turisti, ma un simbolo di rinascita. E fra un anno, quando le vecchie rotaie potrebbero scomparire per sempre per lasciar spazio a una super ferrovia, con loro caleranno anche magia e speranza. [Continua…]
Cambogia. Sull’ultimo treno di bambù, sopravvissuto ai Khmer Rossi

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