L’obbiettivo di questa raccolta di spunti è di verificare con materiale 2020 se quanto pensato con la strategia di comunicazione è corretto. I primi due spunti da un lato permettono di avere una definizione delle metriche e dall’altro di riportare il fuoco su quanto successe nel 2018 (che avevo prontamente studiato, introiettato e documentato) quando Zuckemberg fece il suo più grande cambio all’algoritmo. Vi ricordo quanto mi aveva colpito la vicenda di Goodbye from LittleThings. Da li in avanti invece è raccolto il materiale con gli aggiornamenti 2020.
Qua sotto ho messo i vecchi insights con il link alla spiega di tutte le metriche. In questi giorni Facebook sta cambiando e non sappiamo esattamente dove finiranno gli insights e che forma avranno però credo che un’occhiata agli analytics del business manager bisogna darla (per vedere questi due ultimi link dovete essere amministratori di Ciboprossimo).
Tutto partì il 12 gennaio 2018 quando Mark Zuckerberg annunciò il cambiamento dell’algoritmo di Facebook, ma come funziona oggi nello specifico e qual’è stata la sua evoluzione? Un ottimo contributo semplice ed intuitivo arriva da parte di Ste Davies che ha pubblicato “Decoding the Social Media Algorithms. A Guide for Communicators” che spiega l’algoritmo di Facebook con un semplice schemino basato su un sistema di punteggi che Luca La Mesa ha tradotto fedelmente in italiano.

Cosa è cambiato nell’algoritmo di Facebook?
- Il contenuto dei post viene mostrato all’1% dei propri fan, che sono utenti test per vedere l’interesse ed il coinvolgimento iniziale.
- Facebook premia i contenuti che stimolano le conversazioni tra amici e parenti
- Priorità sui contenuti presenti nelle conversazioni di Messanger.
- Fattore di ranking la credibilità dell’utente (completezza della pagina, cronologia delle condivisioni…)
- Importante anche il contenuto del brand o del publisher condiviso da un utente in modo da generare ulteriori discussioni. Lavorare adeguatamente su questo, con i giusti contenuti, sia in termini di format che di linguaggio, affinché le persone vi si riconoscano e dunque li condividano facendoli propri diviene assolutamente prioritario in chiave di comunicazione d’impresa.
- Priorità ai video live in quanto ricevano più interazioni
- Post con i commenti “long Form”, riceveranno una considerazione più alta
- I contenuti nativi hanno la precedenza rispetto a quelli che portano fuori dalla piattaforma di Facebook puntando ad altri siti.
La traduzione italiana testé riportata fa riferimento comunque ad un originale che analizza tutti gli algoritmi dei social che almeno dal titolo sembra essere aggiornata al 2020: Decoding the social media algorithms in 2020. The ultimate guide
Un altro tema dibattuto è perché privilegiare Facebook rispetto agli altri social. Il grafico che segue fornisce la prima motivazione che va a braccetto con l’analisi che abbiamo fatto di congruenza tra dominio del problema, audience, mezzi di produzione e competenze interne.
Gli articoli che seguono poi evidenziano le stesse cose da punti di vista specifici che permettono di utilizzare gli strumenti di analisi rispetto alle caratteristiche che ne fa l’algoritmo. Se l’analisi dell’accettazione da parte dell’1% viene fatta in periodo non molto lungo (uno volta avevo questa info ma credo che siano minuti) sarà bene pubblicare quando abbiamo maggior presenza di ascoltatori e in quello spazio muovere il post per massimizzare l’opportunità. Sapere se è meglio infiltrare con pagine o con profili è un’altra info importante e così via .

Questo video, la parte più tecnica è dalla metà in sù è molto pragmatico e da delle indicazioni interessanti che ho ripreso nelle immagini successive.


Le tre indicazioni successive sono il vangelo Hootsuite interessante ma alla fine consiglia un sano ricorso ai gattini/gattoni con il video che ho riportato per non lasciare dubbi a proposito.

Proprio per non farci mancare niente metto il link a 7 Social Media Hacks For Promoting Content Marketing che di fatto non parla di Facebook ma ci ricorda la strategia complessiva che dovrà essere tenuta una volta che la comunità su Facebook sarà attiva se vogliamo portarci a casa qualche contratto o download di App. E’ importante ma non è lo scopo delle attività che devono essere fatte in questa fase.
Photo by Akin Cakiner on Unsplash
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