Meditare è fare che la mente assuma lo stato o condizione dell'oggetto di meditazione.
[119] « Per esempio, “meditare sulla compassione” e “meditare sulla fede” significa che bisogna far sviluppare alla mente queste qualità. Per questo, anche i più grandi traduttori usano talvolta il termine “sentiero della meditazione” e altre volte usano il termine “condizionamento”, come nella frase di Ornamento per la Chiara Conoscenza di Maitreya. I sentieri della visione e del condizionamento”. Condizionamento e meditazione sono sinonimi.
Inoltre, il Venerabile Maitreva dice:
Quanto al ramo della differenziazione certa,
Il sentiero della visione e il sentiero della meditazione,
Sono la riflessione ripetuta, la comprensione, e il preciso discernimento
Che costituiscono il sentiero della meditazione.
Maitreya dice che la riflessione ripetuta, la comprensione e il discernimento certo costituiscono il sentiero della meditazione per un essere nobile Mahayana. Alla luce di ciò, è ridicolo sostenere che la meditazione e l’analisi prolungata siano contraddittorie.
Inoltre, non c’è fine alle affermazioni che spiegano che lo scopo dell’analisi prolungata e ripetuta è la meditazione. Per esempio, ci sono riferimenti al “meditare sulla fede,” “meditare sui quattro incommensurabili e sulla mente dell’illuminazione” e al “meditare sull’impermanenza e la sofferenza”. Santideva nei suoi Impegnarsi negli Atti del Bodhisattva e Compendio degli Addestramenti (dice). “lo compongo questo per condizionare la mia stessa mente”. In questo modo, egli dice che tutti gli stadi del sentiero che egli spiega in questi due testi sono meditazione. In più, il Compendio degli Addestramenti dice:”Perciò, meditate continuamente su qualsiasi distribuzione, protezione, purificazione o accrescimento del vostro corpo, risorse o meriti”. Questo indica che la meditazione include qualsiasi esecuzione delle quattro pratiche di distribuire, proteggere, purificare e accrescere riguardanti il vostro corpo, risorse e radici di virtù. Tenendo presente questo, non considerate la “meditazione” come se fosse molto limitata.
[122] Allo stesso modo, il nobile essere Asanga dice.
Per esempio, per purificare l'argento o l'oro da tutti i contaminanti e le impurità, i fabbri e i loro abili apprendisti li bruciano nel fuoco e li lavano nell'acqua. Facendo questo, essi capiscono di poterli trasformare in questo o quell'ornamenento per via della utilizzabilità e duttilità (dei metalli). Poi, quelli che conoscono appropriatamente il mestiere - i fabbri e i loro abili apprendisti - usano gli attrezzi dei fabbri per trasformare il metallo in qualunque tipo di ornamento vogliano. Allo stesso modo, gli yoghi e le yoghini diventano disincantati semplicemente non volgendo le loro menti verso alcuna impurità o contaminante come la bramosia. Essi creano il diletto semplicemente non volgendosi verso l'infelicità della mente afflitta e sentendosi inclini alla gioia del gruppo di virtù. [76) Quando fanno questo, le loro menti si collegano - senza fluttuazione o movimento - e si applicano con calma a qualsiasi oggetto si rivolgano entro (l'area di) competenza di serenità e visione profonda (insight). Essi possono allora usare le loro menti nel modo appropriato per raggiungere qualsiasi obiettivo cui mirino.
Mollezza ed eccitazione sono le due principali condizioni sfavorevoli per conseguire una concentrazione in cui la mente stia con fermezza su un oggetto di meditazione. Riguardo a questo, se hai una consapevolezza veramente forte e persistente delle buone qualità dei tre gioielli e così via, eliminerai facilmente la mollezza. Molte autorità affermano che il rimedio per la mollezza è l’innalzamento della mente col vedere le buone qualità. Allo stesso modo, se hai una consapevolezza veramente forte e persistente dei difetti dell’impermanenza, della sofferenza e così via, eliminerai facilmente l’eccitazione. Molte scritture dicono che il disincanto è lodato come il rimedio per l’eccitazione, perché l’eccitazione è una distrazione mentale che implica l’attaccamento.
Afflizioni
[368] Si dice che egli lottò con le sue afflizioni.
La scomparsa delle afflizioni come descritta da Lang-ri-tang-ba avviene quando fai ciò che disse Gon-ba-wa: “Cosa c’è da fare se non sorvegliare la tua mente giorno e notte?” Inoltre, indipendentemente da quante volte il Grande Anziano incontrava una persona in un giorno, egli chiedeva sempre: “Nel frattempo, hai avuto una buona mente?”.
Il modo di eliminare le afflizioni è il seguente, incominciando con le sei afflizioni radice. Tra i grandi misfatti, l’ignoranza è la più tenace e serve da base per tutte le altre afflizioni. Perciò, come rimedio per l’ignoranza, dovreste meditare molto sul sorgere dipendente e diventare dotti circa la progressione e la cessazione del sorgere dipendente. Se avete coltivato questo abitualmente, non si presenterà alcuna delle visioni cattive, come le cinque visioni afflitte.
L’ostilità è il nemico che reca sofferenza sia in questa che nelle vite future e che distrugge le radici di virtù accumulate. Come dice Impegnarsi negli Atti del Bodhisattva: “Non c’è alcun altro peccato come l’odio”; perciò, non date mai un’opportunità all’ostilità e fate ogni sforzo per essere pazienti. Se l’ostilità non sorge, sarete veramente felici, anche in questa vita. Impegnarsi negli Atti del Bodhisattva:
Quelli che sconfiggono la rabbia con regolare tenacia Saranno felici in questa e nelle altre vite.
L’attaccamento – ossia, il desiderare ardentemente – rafforza tutte le virtù e le non-virtù accumulate in precedenza e accresce il loro potere di creare l’esistenza ciclica. Per quelli del regno del desiderio, il desiderio ardente sorge dalle sensazioni causate dal processo mentale del contatto, che implica gli oggetti dei sensi. Perciò, dovreste meditare molto su ciò che è esternamente o internamente spiacevole e sui difetti dell’essere attaccati agli oggetti desiderabili, e così vincere il vostro desiderio ardente e l’attaccamento. Il grande maestro Vasubandhu dice:
I cinque esseri – cervi, elefanti, farfalle,
Pesci ed api – sono sopraffatti dai cinque oggetti desiderabili. [278]
Se un singolo oggetto desiderabile può sopraffare ciascuno di essi, perché non dovrebbero
Tutti e cinque distruggere chi costantemente indugia su di essi?
Inoltre, i quattro desideri ardenti per il guadagno, la fama, la lode e il piacere, e l’avversione per i loro quattro opposti si presentano rapidamente ed è difficile sbarazzarsene. Sforzati di rimediare a questo e arresta questi otto interessi mondani meditando in generale sui difetti dell’esistenza ciclica e coltivando in particolare la consapevolezza della morte.
Elimina l’orgoglio, perché è l’ostacolo primario allo sviluppo del sentiero in questa vita e causa la rinascita futura come servo e così via. Il modo di fare questo è esposto nella Lettera a un Amico:
Se rifletterai più e più volte: “Proprio perché non ho trasceso
La malattia, l’invecchiamento, la morte e la perdita di ciò che è piacevole,
Per questo il mio karma e i suoi risultati sono opera mia”,
Vincerai l’arroganza perché starai applicando il suo rimedio.
Quando avrai raggiunto la certezza riguardo alle verità, ai tre gioielli ed al karma e ai suoi effetti, non sorgerà l’afflizione del dubbio.
Le afflizioni secondarie – quelle chiamate sonno, letargia, eccitazione, pigrizia, trascuratezza, sfrontatezza, mancanza di imbarazzo, dimenticanza e mancanza di vigilanza – si presentano rapidamente ed ostacolano la coltivazione del gruppo virtuoso di fenomeni. Dovresti comprendere i loro difetti ed assuefarti a ridurre la loro forza tramite l’applicazione immediata dei loro rimedi. Per quanto riguarda i loro difetti, Lettera a un Amico dice:
Eccitazione e rimpianto, malevolenza, letargia
E sonno, struggersi per ciò che è desiderabile e dubbio – Comprendi che queste cinque oscurazioni
Sono rapinatori che rubano le ricchezze di virtù.
Approfondimenti sul Lam Rim
Consigli sulla meditazione nella pratica del Lam Rim
In entrambi i casi, Tsongkhapa enfatizza fortemente il fatto che dobbiamo sapere due cose:
- Primo, dobbiamo avere chiarezza rispetto a quale oggetto deve apparire nella nostra mente. Se stiamo parlando di una meditazione su di un Buddha visualizzato oppure di una meditazione sull’amore, qual è l’oggetto che appare nella nostra meditazione?
- In secondo luogo, dobbiamo sapere in che modo la mente si impossessa di questo oggetto, in che modo lo conosce.
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