L’immagine di copertina è presa dall’articolo omonimo che trovate qui
I tre veleni al centro dell’immagine sono l’ignoranza, l’attaccamento e l’avversione
1. ri-nascita nella condizione di ignoranza della realtà,
2. aggregazione della predisposizione mentale alla azione volitiva o condizionata,
3. aggregazione della coscienza,
4. aggregazione di riconoscimento delle forme e del nome delle cose ,
5. sei organi sensoriali (occhio, orecchio , naso, lingua, corpo e mente),
6. il contatto della coscienza con gli altri 4 aggregati
7. aggregazione della sensazione,
8. il sorgere del desiderio-sete,
9. l’attaccamento passionale che sostiene il desiderio ( upadana )
10. il divenire di nascita e rinascita ovvero dell’ esistenza,
11. la nascita//entrata nella Ruota della esistenza ( jati )
12. decadimento e morte. ( Jarā-maraṇa ) ( nel buddsimo cinese )
I dodici fattori del sorgere dipendente Lam Rim Chen Mo Vol 1 Pagina 331
Quando diciamo: “È solo un sogno”, a volte c’è la connotazione che lo disprezziamo perché non è reale. Ma non funziona nemmeno così. Se ci si innamora di un elefante in sogno, allora nel sogno si passa attraverso l’estasi di incontrare l’elefante, la tristezza di perdere l’elefante, e alla fine l’agonia di non avere più l’elefante. È così che funziona il karma.
Questa strofa è un grande riassunto del Buddhismo. Le emozioni sono temporanee, quindi l’azione è come un sogno, e quindi gli aggregati – il risultato delle emozioni e dell’azione – sono come un miraggio. Sono come un miraggio; più ci si avvicina a loro, più diventano futili o privi di sostanza. Ci sforziamo tanto di avvicinarci all’elefante, ma anche se c’è un fidanzamento, lo scambio di anelli, una cerimonia di matrimonio o altro, l’elefante rimane un miraggio.
Per sottolineare questo, il Buddha ha insegnato la vacuità nei primi giri della ruota del Dharma. Per esempio, nel Prajñāpāramitā Sutra, disse che la forma è il vacuità, il vacuità è la forma, e tutto è come un miraggio o un sogno, e così via. [Fonte]
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