Ecco il portale del governo con tutti i dati della campagna di vaccinazione aggiornati minuto per minuto. Il Friuli e il Lazio, il Piemonte, il Veneto e la provincia autonoma di Bolzano sono le aree con le più alte percentuali di inoculo rispetto alle dosi consegnate. Sardegna, Abruzzo e Molise sono invece in coda.La fascia d’età che per ora ha ricevuto più vaccini è quella dei 50-59 anni. Quasi tutte le dosi sono andate a operatori sanitari e sociosanitari.




MILANO. Sarà domani, 4/1/2021, il giorno della svolta nel piano vaccinale anti Covid in Lombardia. È la promessa della Regione, i cui numeri al momento arrancano intorno a percentuali molto basse: su 80.595 dosi consegnate alle strutture sanitarie lombarde, ieri sera erano 2.446 quelle somministrate, appena il 3 per cento. Neanche mille in più rispetto alle circa 1.620 fatte nel V-Day del 27 settembre (e nei tre giorni dopo) in tutta la regione.
I motivi del ritardo
Ma qual è la causa di questa partenza a rilento? A spiegarlo è la Regione stessa che individua due motivi: il piano ferie del personale sanitario e il cambio di programma nelle consegne delle dosi. “Nei giorni delle feste parte del personale ha goduto di un sacrosanto riposo – dice l’assessore Giulio Gallera – visto che dal mese di febbraio, come in nessun altra regione italiana, sono sotto pressione per la violenza con cui il virus ha colpito il nostro territorio”. Pesa però anche la programmazione. Il sistema di prenotazioni e vaccinazioni pensato dai vertici della sanità regionale – la prima fase prevede la somministrazione a 343.224 tra medici, personale sanitario e residenti nelle Rsa – era stato infatti pensato per partire domani, giorno in cui era previsto l’arrivo dei primi vassoi. In realtà le 80 mila dosi sono arrivate in largo anticipo, il 30 dicembre, quando però il piano era già stato definito e i turni stabiliti. Fonte
Rispondi