Autopoiesi, nervi #saldi e #notav

Li metto tutti qua per placare un attimo l’ansia di non perdere traccia di cose per me importanti. La loro perdita comporterebbe la mia perdita. La continua riorganizzazione delle informazioni fatta in rete non serve altro che a definire le identità collettive o individuali di tutti quelli che si dedicano a questa futile attività. Le forme in cui questa si manifesta sono così le forme di individualità o collettività possibili. E’ vero ci sono i contenuti ma questi ci sono sempre stati, la vera novità è la forma in cui possono essere resi fruibili. Sono l’abbattimento dello spazio fisico e del tempo sincronico tradizionale le coordinate di questo sistema  autopoietico.

Non sottovaluto la relazione con un reale come la TAV e il potere ivi sotto inteso. E’ quello che  sostanzia questi percorsi, come d’altro canto questo, il virtuale, rende possibile quella lotta altrimenti fisicamente irrealizzabile.

Ops mi sono dimenticato di dire che cosa metto qua!  Metto questo e questo rendendo questo post una copia di quest’altro. E’ un furto? Una perdita di tempo o semplicemente una ulteriore strada, un ‘organizzazione diversa né più né meno di questa? Ma se non l’avessi fatta? Se non ci avessi speso una mezz’oretta a farla? Se voi non foste andati in Val Di Susa?

A proposito non dimentichiamoci anche di questo, questo, questo e soprattutto questo.

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